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โ€œReinternalizzare i servizi sanitari รจ un atto dovuto per lavoratori, per il bilancio aziendale sostenuto dai cittadini contribuenti e per il rilancio dellโ€™economia del Paese.
โ€œDa una verifica sommaria degli atti formali in nostro possesso, inerente lโ€™assistenza domiciliare nei primi due trimestri dellโ€™anno in corso, escluso Emodialisi, Riabilitazione e Hospice domiciliare, il costo si attesta sui 5 milioni e 283 mila euro.
Facendo un calcolo dello speso, in considerazione che il costo annuo di un infermiere dipendente si attesta intorno ai 35/40.000 euro e quello di un medico in circa 65/70.000, lโ€™azienda con i medesimi fondi avrebbe potuto assumere 200 infermieri e 60 medici a tempo pieno, numero che indubbiamente poteva garantire molto bene il servizio. E non solo: avrebbe infatti anche garantito una retribuzione conforme al CCNL Sanitร  previsto per i dipendenti a tempo pieno del settore sanitario, cosa che di certo non รจ garantito ai professionisti afferenti le ditte esterne, in considerazione del fatto che la stragrande maggioranza gode di contratti part-time.
Lโ€™UGL Salute โ€“ chiosa la Roccatani โ€“ auspica perciรฒ che sia dato seguito alla reinternalizzazione dei servizi, che indubbiamente comporta meno costi, piรน efficienza, meno povertร  nel sociale, e funge da stimolare per il rilancio dellโ€™economia del Paeseโ€.

UGL Salute Frosinone – La Segretaria Rosa Roccatani

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