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Finalmente รจ tornata sotto lโ€™attenzione pubblica lโ€™annosa e ispida questione della ex Tomassi, o Serapide che dir si voglia. Se ne stanno occupando i cittadini residenti, esasperati dalle condizioni di degrado in cui versa lโ€™area; se ne stanno occupando i comitati, che con una raccolta di firme cercano di dar voce alle legittime rivendicazioni di quei cittadini; e se ne stanno occupando anche ex amministratori, visto lโ€™intervento esplicito sui social da parte dellโ€™ex sindaco Roberto De Donatis.
Persino lโ€™Amministrazione attuale, che di solito non presta molta attenzione neanche ai bisogni basici dei cittadini, se ne sta occupando, sia pure sulla spinta dalla protesta popolare, in grave ritardo, senza troppo entusiasmo e mettendo allโ€™opera solo qualche decespugliatore e qualche recinzione. Quella della ex Tomassi รจ una questione che noi del Movimento Civico Sanitร  e Territorio abbiamo approfondito, non molto tempo fa. La conosciamo abbastanza bene, quindi, e sappiamo che รจ assai complessa. Ma proprio perchรฉ complessa, l’Amministrazione avrebbe dovuto programmare per tempo gli interventi necessari: da quello piรน minuto, come appunto la costante manutenzione dellโ€™area; al piรน ambizioso, come dare una nuova vita allโ€™intero complesso. Una programmazione che perรฒ non cโ€™รจ stata e non puรฒ certo esserci ora, verso la fine della consiliatura. Intanto, perรฒ, si spenderanno 150mila euro pubblici per degli interventi che, mentre non risolveranno i problemi dei cittadini residenti, se non per qualche settimana, lasceranno intatto il problema generale. Infatti, in quel sito vi รจ una parte pubblica e una privata, e sarebbe il caso che l’Amministrazione informasse i cittadini sullo stato dei lavori e sull’iter amministrativo anche di quest’ultima. Quali licenze a costruire sono state concesse sull’area? Intestate a chi? Sono giร  arrivate a scadenza o sono in corso di validitร ? E comunque sia, cosa intende fare l’Amministrazione riguardo l’intero complesso? Sono domande a cui bisognerebbe rispondere, mentre si spendono denari pubblici senza risolvere il problema.
Per di piรน, noi riteniamo che affrontare la questione della ex Tomassi senza aver preso piena coscienza dellโ€™intero fenomeno delle opere incompiute, rischi, da una parte, di dare lโ€™illusione di stare affrontando saggiamente un problema per volta, quando invece, dallโ€™altra parte e nella realtร , ci troveremmo a navigare a vista in mezzo agli scogli, per la scarsa comprensione del problema complessivo, che non รจ riconducibile alla sola questione ex Tomassi. Ci sono infatti altre opere incompiute, il cui fenomeno attiene direttamente alle capacitร  di autogoverno dei territori. Lโ€™esistenza delle opere incompiute, tutte, testimonia allora che quella capacitร  di autogoverno รจ stata insufficiente rispetto alle necessitร , nel passato e fino ad ora. Tenuto conto anche di questo, a suo tempo avevamo deciso di creare dei dossier per ogni opera incompiuta sul territorio di Sora, proprio per averne il quadro complessivo da fornire ai cittadini. Ma poi questo lavoro ci fu impedito per lโ€™improvvida decisione dellโ€™attuale Amministrazione di chiudere lโ€™Albo Pretorio Storico online. Tuttavia, noi riteniamo che quel lavoro di ricostruzione dellโ€™intero fenomeno sia sempre piรน necessario, perchรฉ non si puรฒ piรน pensare di amministrare Sora senza curare e sanare le ferite che le sono state inferte nel corso del tempo. Il compimento, o lโ€™eliminazione, delle opere incompiute, quindi, dovrebbe essere il primo punto di ogni programma amministrativo.
Intanto, l’attuale Amministrazione ripristini l’Albo Pretorio Storico online, per consentire a tutti di farsi un’idea della situazione e sul da farsi. Perchรฉ noi siamo convinti che dobbiamo e possiamo curare e sanare quelle ferite. Sono ferite gravi, ma non letali. Hanno bisogno di cure complesse, ma a Sora non mancano cittadini e amministratori in grado di affrontare le complessitร . Sono tutte questioni difficili da risolvere, ma non possiamo aspettarci che ce le risolvano altri. Dobbiamo farlo noi, anche a dimostrazione di una ritrovata adeguatezza nostra, in quanto a capacitร  di autogestirci il territorio cittadino.
รˆ un progetto ambizioso, molto ambizioso e ad alto tasso di fallimento. Ma noi dobbiamo essere ambiziosi, ma dobbiamo rischiarlo il fallimento, se vogliamo realizzare il progetto e progredire.
Con la prossima tornata elettorale amministrativa, dunque, la cittร  di Sora sarร  impegnata ad assumere questa ambizione e scegliere la guida che vorrร  darle. Noi del Movimento Civico Sanitร  e Territorio staremo al fianco di chiunque starร  a sua volta al fianco nostro, in questo impegno per la cura e la guarigione delle ferite della cittร .

Floriana Porretta – Movimento Civico Sanitร  e Territorio

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