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โRingrazio il Presidente della Provincia, i Consiglieri Provinciali e i sindaci per aver promosso questo momento di confronto. ร un tema che conosciamo bene. Si tratta di una riforma partita nella scorsa legislatura, nella quale il centrosinistra ha avuto un ruolo da protagonista. Ora, perรฒ, รจ responsabilitร dellโattuale Giunta regionale intervenire per garantire lโequilibrio tra razionalizzazione e diritto al servizio. Le criticitร emerse dagli interventi dei sindaci, da quelli con un numero di abitanti maggiore fino ai piccoli comuni, confermano che il sistema delle Unitร di Rete, se applicato in modo rigido, puรฒ compromettere un servizio essenziale per studenti, lavoratori e cittadini che quotidianamente si muovono nel nostro territorioโ.
Cosรฌ in una nota la consigliera regionale Pd del Lazio, Sara Battisti, intervenuta alla riunione convocata presso la Provincia di Frosinone per affrontare le criticitร legate al Trasporto Pubblico Locale (TPL).
โPer questo โ ha aggiunto โ รจ fondamentale adottare una doppia strategia: da un lato, attendere gli esiti della gara e valutare attentamente il piano che verrร presentato dal soggetto aggiudicatario; dallโaltro, aprire fin da ora un dialogo tecnico con lโassessorato e gli uffici competenti per verificare la possibilitร di apportare modifiche legislative mirate, qualora emergano elementi critici. Se una legge, una volta applicata, non funziona nei territori, va corretta. E possiamo farlo anche attraverso lo strumento del collegato di bilancio, giร in fase di avvioโ.
Battisti ha infine proposto di utilizzare sin da subito i prossimi sei mesi di proroga per lavorare con lโassessorato regionale alla mobilitร su un possibile intervento normativo: โNon possiamo permetterci di arrivare impreparati alla nuova fase. Serve un lavoro immediato per rivedere chilometraggi, servizi e logiche delle Unitร di Rete. Se agiamo ora, potremo eventualmente intervenire anche al prossimo collegato in consiglio regionale, garantendo maggiore equilibrio e risposte concrete, a partire dal 2026. Rimandare tutto significherebbe esporre i territori a ulteriori disservizi, contenziosi e ritardiโ.
