TERRACINA – Monte Sant’Angelo, riapre l’Oratorio del Santuario

Un altro tesoro dal valore inestimabile torna alla Città di Terracina. Riapre infatti l’Oratorio del Piccolo Tempio del Santuario di Monte Sant’Angelo dopo i lavori di ripulitura e restauro che hanno riportato alla luce affreschi preziosi e unici come quello che raffigura San Silviano, ritenuta ad oggi la più antica immagine del Santo. Questa mattina la cerimonia di inaugurazione alla presenza del nuovo Soprintendente per le Province di Frosinone e Latina, Alessandro Betori, alla sua prima uscita istituzionale, che ha voluto sottolineare come il Santuario sia una “gloria nazionale”. I lavori, iniziati nel 2023 e proseguiti nel 2024, sono stati fortemente voluti e inizialmente diretti dall’allora Soprintendente Francesco Di Mario, che questa mattina nel corso della cerimonia ha illustrato gli interventi nell’Oratorio realizzato in epoca medievale all’interno di una delle gallerie di sostruttive del Piccolo Tempio. Punto di partenza è stata la pulizia e la rimozione di scritte e disegni vandalici e offensivi che imbrattavano le pareti, e tra questi anche una svastica rimossa a maggio dello scorso anno in concomitanza con la visita del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Sono state utilizzate per questo moderne tecnologie laser e prodotti biologici, che hanno permesso di rimuovere anche le incrostazioni calcaree che si sono accumulate nei secoli. Grazie a questi interventi sono iniziate ad emergere pitture di enorme valore e per questo, come sottolineato da Di Mario, è stato deciso di proseguire, ottenendo un risultato eccezionale e in parte inaspettato considerate le condizioni di conservazione iniziali della struttura e il profondo degrado in cui versava. Sulla parete di fondo, al di sopra dell’area originariamente occupata da un altare, probabilmente distrutto nel XIX secolo, sono apparsi due strati sovrapposti di intonaci dipinti raffiguranti una Madonna in trono con Gesù Bambino in grembo, e ai fianchi due arcangeli, probabilmente Gabriele e Michele. La fase più antica, in via preliminare, può essere datata al VII – VIII secolo, le testimonianze pittoriche più antiche di Terracina e del Lazio Meridionale. La fase più recente invece risale al X – XI secolo. Altre preziose figure sono ben visibili sulle pareti e sulla volta, come quella del Salvatore con la testa barbata, e tre figure inginocchiate che lascerebbero pensare, ma ci sono gli studi in corso, ai tre apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni. Sulla parete laterale sinistra, poi, è emersa la più antica immagine arrivata a noi di S. Silviano. Accanto a lui altre due figure, scarsamente leggibili, ma una di queste potrebbe raffigurare il Santo Patrono San Cesareo. La presenza contemporanea di S. Silviano e S. Cesareo, venerati in Città, assume una particolare valenza per Terracina e per la sua storia sacra, e arricchisce significativamente il patrimonio di conoscenza della pittura medievale.

Nel corso dei lavori si è anche provveduto ad eliminare le infiltrazioni di acqua piovana impermeabilizzando i terrazzi superiori e rendendoli calpestabili.

Proseguono ora gli studi su quanto ritrovato, mentre è stato annunciato un nuovo finanziamento di 500 mila euro per portare avanti i lavori.

«È una giornata importante per la nostra Città e per tutto il nostro territorio, perché ci viene restituito un gioiello straordinario che da oggi potremo ammirare nella sua interezza. Il mio ringraziamento va in particolare alla Soprintendenza per il grande lavoro fatto, a tutti quelli che hanno lavorato ogni giorno, incessantemente, e a Francesco Di Mario che da Soprintendente ha diretto questi lavori, e con la sua passione e la sua dedizione è stato fondamentale per la restituzione a Terracina di un’altra meraviglia unica, il Teatro Romano. Un ringraziamento poi alla Fondazione Città di Terracina che gestisce questa splendida area del Santuario del Tempio di Giove che da oggi, grazie a questi lavori, si arricchisce di un ulteriore tassello dal valore inestimabile. Grazie anche a tutti quelli che hanno partecipato condividendo questa giornata, al Vicesindaco, agli Assessori e ai Consiglieri Comunali, come alle Forze dell’Ordine, alla Polizia Locale e alla Protezione Civile. Il nostro impegno continua per rendere accessibile e fruibile a tutti il nostro immenso patrimonio archeologico e culturale che racconta la nostra storia e le nostre radici», ha dichiarato il Sindaco di Terracina, Francesco Giannetti.

«Un giorno di festa e di grande condivisione dell’enorme patrimonio storico culturale che abbiamo il privilegio di avere. Vogli invitare tutti a visitare il Piccolo Oratorio, che ha ritrovato una nuova vita grazie al restauro. Per me che sono nata e cresciuta vicino la Chiesa che porta il suo nome, poi, è stata una grande emozione vedere il ritratto, il più antico, di San Silviano. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno lavorato per raggiungere questo straordinario risultato, che è un nuovo vanto per tutta la nostra Comunità», ha dichiarato l’Assessore alla Cultura e al Turismo Alessandra Feudi.

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