ROMA – Oncoestetica, il progetto di rinascita dei pazienti con la Onlus del prof. Garelli

Il 22 giugno scorso, in occasione dell’Infoestetica Day di Roma il dott. Andrea Garelli, presidente di Oncoestetica Onlus, ha rinnovato il suo progetto di aiuto ai pazienti oncologici a ritrovare il benessere psicofisico all’insegna di un processo di rinascita coinvolgente un team di professionisti appartenenti a diversi settori della chirurgia estetica.
A margine dell’evento il dott. Garelli è intervenuto sottolineando come ‘i paziente oncologici vengono sottoposti a cure molto stressanti per il corpo e per lo spirito: è quindi di vitale importanza fornire loro supporto durante il percorso di cura al fine di avviare quel processo di rinascita che ne faciliti il recupero psicofisico durante il decorso della malattia. Perciò, proprio grazie a professionisti del make-up, della medicina estetica e di psicologi tutto questo diviene possibile. Oncoestetica Onlus nasce quindi con l’intento di far entrare in sinergia – prosegue Garelli – l’eccellenza della medicina con realtà di altri settori, con l’unico obiettivo di sfruttare a pieno il principio fondamentale su cui si basa l’organizzazione mondiale della sanità, e cioè “La salute non è soltanto l’assenza di malattia, ma uno stato di benessere psicofisico”’.
Garelli ha tenuto a ribadire al riguardo che tutti gli esperti della Oncoestetica hanno come focus, in prima battuta, quello di intercettare quali siano le necessità non del malato, ma della persona. ‘Il paziente deve poter vivere e non sopravvivere soltanto alla malattia, ma soprattutto deve essere aiutato ad affrontare con il sorriso quella che è la battaglia più difficile della loro vita’, ha tenuto a ribadire il professore. ‘Trattiamo qualsiasi patologia oncologica e qualsiasi paziente, tenendo a precisare che per gli uomini spesso rimane più difficile affrontare il percorso di guarigione che la Onlus pone in essere’.
L’associazione Oncoestetica venne fondata dal dottor Garelli proprio dopo un’esperienza vissuta da lui stesso in prima linea, un momento traumatico e doloroso che ha portato, però, alla consapevolezza di voler aiutare il prossimo incondizionatamente. ‘Indispensabile una terapia collaterale a quella medica per mantenere integra la vita sociale del paziente aumentandone ogni giorno il proprio stato di benessere’, ha concluso Garelli.

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