BOVILLE ERNICA – Progetto Biblioteca “Letture su Dante: dalla selva alle stelle”
“Letture su Dante: dalla selva alle stelle”. È questo il titolo del progetto realizzato dalla biblioteca comunale in collaborazione con l’Istituto comprensivo e rivolto agli alunni della scuola secondaria di primo grado, che si articola in quattro appuntamenti: due dei quali si sono svolti lunedì 22 novembre alla presenza della vicepreside Nunzia Scarano, dell’assessore all’Istruzione Anna Maria Fratarcangeli, della consigliera Elisa Palombi e del responsabile comunale della biblioteca, Domenico Cervoni. A decantare i versi del sommo poeta ci hanno invece pensato i Gatti Ostinati, il bravissimo duo composto da Davide Fischanger e Cataldo Nalli. Ad ascoltare e partecipare al progetto, nell’aula magna della scuola media Armellini, c’erano alle dieci le classi Terza A e terza B e, alle undici, la Terza C e la seconda A. Gli altri due appuntamenti sono stati fissati per il 6 dicembre prossimo.
“Anche questo progetto – spiegano il sindaco Enzo Perciballi e l’assessore all’Istruzione, alla Cultura e alla biblioteca Anna Maria Fratarcangeli – testimonia la vicinanza e la collaborazione che la nostra Amministrazione e la Biblioteca comunale da sempre riservano al mondo della scuola. L’iniziativa è stata possibile grazie anche al finanziamento relativo all’avviso pubblico La Cultura fa Sistema 2021 destinato ai Sistemi di servizi culturali iscritti alle organizzazioni regionali di archivi storici, biblioteche e musei. Per gli incontri, quello già svolto del 22 novembre e quello in programma per il 6 dicembre, è stata scelta la sede della scuola perché in biblioteca non ci sarebbe stato lo spazio necessario per garantire le distanze di sicurezza imposte dalle norme anticontagio da Covid-19”.
Il progetto consiste in incontri principalmente incentrati sulla lettura ad alta voce, con lo scopo di far conoscere Dante Alighieri nella sua dimensione storica e poetica. La Divina Commedia non è la prima né l’ultima opera poetica che racconti un viaggio nell’aldilà. Ma il viaggio di Dante è diverso da quello di Enea. Dante, infatti, desidera “educare” il lettore. La parola “educazione” viene dal latino educere e significa “condurre fuori, liberare, far venire alla luce qualcosa che è nascosto”. Dopo aver viaggiato nelle buie profondità dell’Inferno e poi lungo il monte del Purgatorio, Dante ci porta verso una luce più grande. Per raggiungere quell’altissima meta, non è sufficiente la sete di conoscenza. Non basta interrogare i defunti, osservare le loro sofferenze, ascoltare le loro predizioni sul futuro (le anime dei morti, infatti, hanno la capacità di prevedere il futuro). Per giungere alla luce della Verità, bisogna imparare l’amore.
I TEMI AFFRONTATI
“Dante e la mitologia”: la presenza di Virgilio che, come guida nei mondi inferi, ha un profondo riflesso anche nello stile e nei contenuti della Commedia. Ad esempio, appartengono al mondo virgiliano le rappresentazioni infernali di molte creature mitologiche, come Minosse, Creonte, Cerbero… I mostri che incontriamo nell’Inferno di Dante sono creature orribili ma sono anche esasperazioni dei nostri difetti, e questo aspetto ci è sembrato affascinante per conoscerci meglio e imparare ad andare d’accordo anche con le parti di noi che sono più difficili da accogliere.
“Dante e l’amore”: se l’Amore è ciò che muove letteralmente il cosmo e il sistema dei rapporti umani e trascendentali, è anche vero che Dante esplora questo sentimento in tutte le sue sfumature, dalla passione terrena a quella più alta e pura (simbolizzata da Beatrice). Anche questo percorso può dar luogo a una serie di riferimenti incrociati, scaturiti da grandi storie d’amore della letteratura: da Paolo e Francesca a Romeo e Giulietta, da Orfeo e Euridice a Francesco d’Assisi e Madonna Povertà.
“Dante e l’esilio”: nella vicenda storica di Dante l’esilio dalla propria patria è una componente fondamentale e fatale. L’essere esiliati e profughi è una condizione di vita che ancora oggi vivono milioni di persone, come testimoniano le cronache e l’attualità. Ma la ferita dell’esilio viene tramutata da Dante in fonte di poesia, testimonianza civile che ha avuto molti eredi tra poeti, scrittori, artisti e intellettuali. Quindi accanto ai brani della Commedia che rievocano il forzato allontanamento, verranno accostate opere di altri autori sullo stesso tema.
“Dante e le stelle”: nella cultura medievale, di cui Dante si fa interprete elevatissimo, le stelle e i moti celesti sono ritenuti capaci di influire sulle vicende umane, benché la responsabilità di ogni individuo di fronte alle proprie azioni resti indiscutibile. La parola “stelle” conclude emblematicamente ogni cantica della Commedia, a significare il profondo rapporto con il cielo e con gli astri notturni, simbolo di speranza e guide verso il Bene. Anche seguendo questa traccia, si potranno confrontare alcuni passi danteschi con i miti, a lui conosciuti, delle costellazioni e dello Zodiaco.
Il sindaco
dott. Enzo Perciballi