L’AQUILA – Reddito di emergenza, bloccata l’erogazione di oltre 220mila euro

“La Compagina di L’Aquila ha concluso una complessa attività in materia di
spesa pubblica, finalizzata alla verifica della corretta erogazione dei sussidi
economici legati all’emergenza da COVID-19″. Così una nota della Guardia di Finanza del Comando Provinciale L’Aquila che prosegue: “I finanzieri, individuati gli Ospiti dei CAS anche percettori di REM 2020, intuivano che il citato sussidio – destinato a soggetti, in particolari condizioni di indigenza, economicamente danneggiati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 – non gli doveva essere erogato, perché già assistiti dallo Stato.
Successivamente, il Magistrato della Corte dei Conti delegato al Controllo
presso l’INPS – confermando l’ipotesi dei militari – interessava la Direzione
Centrale dell’Istituto che, con una circolare indirizzata a tutte le Direzioni
Territoriali, chiariva che il citato ristoro economico non è dovuto agli Ospiti dei
Centri di Accoglienza. A seguito dell’autorevole e concorde interpretazione, i Finanzieri – attraverso l’utilizzo di moderne strumentazioni tecnologiche – rilevavano che circa 200 Ospiti dei CAS siti nella provincia aquilana avevano già percepito o richiesto il Reddito di Emergenza. In particolare, venivano segnalate all’INPS:

  • 126 istanze già liquidate, richiedendo la revoca del sussidio e il recupero di
    circa 130.000 €;
  • 125 istanze presentate, ottenendo l’annullamento dell’erogazione di circa
    222.000 €.
    L’attività, pregevole esempio di collaborazione con la Corte dei Conti, di cui la Guardia di finanza è preminente interlocutore, è testimonianza dell’impegno del Corpo a contrasto dello sperpero delle risorse pubbliche per far sì che le stesse siano destinate correttamente a favore della collettività e dei cittadini che ne hanno diritto.”