REGIONE – Legambiente, classifica Ecosistema Urbano 2020: Frosinone in risalita

Legambiente pubblica Ecosistema Urbano 2020, studio sulle performance ambientali e vivibilità dei capoluoghi su dati 2019. Il dossier esamina informazioni fornite da amministrazioni e altre fonti e i punteggi vengono assegnati sulla base di 18 indicatori in sei aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. La situazione per i capoluoghi del Lazio non è delle migliori a partire da Roma che per il secondo anno consecutivo è all’89° posizione generale, in fondo alla classica per le scarse performance ambientali; peggio, nel Lazio fa solo Latina, 98°. Migliorano Rieti 38° e Frosinone 72°, mentre Viterbo si attesta in 71° posizione.

Nella Capitale sono scarsi i risultati nella gestione del ciclo dei rifiuti, con una raccolta differenziata che arriva al 45,5% e che sale di appena 2,6 punti percentuali negli ultimi 4 anni, si contrae gravemente la diffusione del porta a porta e la produzione pro-capite di rifiuti continua ad essere tra le più alte in Italia. A un trasporto pubblico in condizioni disarmanti, con mezzi sempre più lenti e un servizio pubblico in profonda crisi, consegue un’aumento delle vetture immatricolate (+17.000 negli ultimi 5 anni) e una qualità dell’aria scarsa con Biossido di Azoto (NO2) in eccesso, 43,5 microgrammi per metro cubo di aria, su tale parametro Roma è al quintultimo posto nazionale.
In classifica migliorano sia Rieti che Frosinone soprattutto grazie all’aumento della percentuale di differenziata che a Rieti arriva al 56,8% e a Frosinone al 71,1%. Dal capitolo acqua e gestione del servizio idrico altre note negative per Roma che con 165 litri/abitante/anno ha il più alto livello di consumi idrici nel Lazio e tra i più alti in Italia, e resta eccessiva anche la dispersione dell’acqua nelle tubature colabrodo con il 38% a Roma e provincia. Sono invece gravissimi i numeri della dispersione a Frosinone e provincia dove si perde nelle reti colabrodo il 77,8% dell’acqua immessa, peggior dato nazionale assoluto; così come a Latina e provincia, terza assoluta in Italia con 70,3% di dispersione, entrambe le situazioni sono in colpevole peggioramento nell’ultimo anno.
“Se ci sono segni positivi in alcuni capoluoghi del Lazio, dove vediamo finalmente crescere le percentuali di differenziata, è sempre più grave la situazione della dispersione idrica nelle reti colabrodo in provincia di Latina e Frosinone dove – così il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi – su 5 litri di acqua potabile immessi nelle reti, si perdono negli acquedotti colabrodo quasi 4 litri, numeri scandalosi che peggiorano colpevolmente. Oggi però premiamo anche 3 Best Practices ambientali nel Lazio, perché da queste straordinarie esperienze si possa partire nella salvaguardia del territorio, nello sviluppo sostenibile e nell’economia circolare e civile”.

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