ANAGNI – TMB di Castellaccio, il M5S ricorre al difensore civico regionale

“Siamo alle solite,
chiediamo i documenti in maniera ufficiale, con tanto di accesso agli atti e secondo le norme, ottenendo come al solito nessuna risposta.
Questa volta abbiamo richiesto il verbale della conferenza di servizi decisoria riguardo la riapertura del TMB di Castellaccio. Per chi non sapesse cosa sia un TMB spieghiamo che è un centro di trattamento dei rifiuti, alla fine del quale, una parte verrà avviata nuovamente al recupero e un’altra parte, la stragrande maggioranza, inviata, sotto forma di “balle”, all’incenerimento. Per capirci il TMB di Castellaccio si trova nel territorio di Paliano ma sotto il quartiere di San Bartolomeo. Ad oggi è ancora chiuso a seguito dell’incendio di qualche anno fa.
Dopo la conferenza di servizi il nostro Sindaco rilascio delle dichiarazioni in cui esprimeva preoccupazione ma senza affermare se avesse dato parere favorevole o negativo alla riapertura dell’impianto stesso.
Questo verbale dovrebbe essere pubblico e disponibile a chiunque ma al momento non è possibile averlo in maniera trasparente. Visto che ci definiscono complottisti, ci sorge spontanea una domanda: non è che all’interno del verbale ci può essere scritta una frase tipo “Bassetta (Sindaco Comune di Anagni): A seguito di ampio confronto con la Società e vista la nuova progettazione si esprime parere favorevole alla ricostruzione dell’impianto con la richiesta, vista la prossimità della località di San Bartolomeo, dell’istallazione una centralina per il controllo della qualità dell’aria nella medesima località”?
Dichiarazioni che sarebbero un controsenso rispetto a chi, sfilando ad una manifestazione strumentale, si è dichiarato contro gli inceneritori. Altra domanda: ma chi, in campagna elettorale, andava a fare i banchetti a San Bartolomeo per la difesa dell’ambiente e oggi siede nei banchi della maggioranza cosa dice?
Toglieteci il dubbio, a noi e ai cittadini di San Bartolomeo, e pubblicate il verbale.
Nei prossimi giorni faremo ricorso al difensore civico regionale considerando che sono scaduti i 30 giorni dalla richiesta effettuata”.

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