LATINA – Simulazione di gravidanza per vendere un neonato: 3 arresti

Simulazione di gravidanza per vendere un neonato. Tre persone sono state arrestate all’alba dalla polizia a Latina: un blitz scattato dopo un mese di indagini scattate dopo la segnalazione di un ufficiale di stato civile del Comune di Latina.
Una storia raccapricciante quella che è venuta fuori dall’inchiesta degli investigatori della questura pontina, guidata da Giuseppe De Matteis. E’ stato il fiuto di un funzionario del Comune di Latina a far venire a galla la verità. Questi infatti si è insospettito dopo aver dato informazioni a una donna che si era presentata nel suo ufficio chiedendo come registrare il nascituro della figlia dopo un parto in casa. Non vedendola tornare, l’uomo la ricontattava per sapere cosa fosse accaduto, ricevendo solo risposte evasive e contraddittorie. Temendo il peggio, dunque, il funzionario informava l’autorità giudiziaria. La Procura di Latina apriva dunque un’inchiesta, con il PM Gregorio Capasso che delegava la squadra mobile di Latina per le indagini.
In manette la madre naturale della neonata, una 25enne romena domiciliata a Nettuno; il mediatore, un 48 enne di Latina e la donna acquirente del neonato, una 36enne residente a Borgo Podgora. Quest’ultima dopo aver pattuito l’acquisto per circa 20 mila euro, ha ricevuto la piccola ma dopo tre giorni l’avrebbe restituita, perché mulatta. La piccola è stata presa in carico dal Tribunale dei minorenni e trasferita in una casa protetta per neonati in attesa di affidamento. I tre sono accusati di alterazione dello stato civile, un reato punibile dai tre ai 10 anni di reclusione.

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