CASSINO – Intesa Università-Diocesi al Giubileo della Cultura

Lunedì 7 novembre 2016, in occasione della celebrazione del “Giubileo della Cultura” nel Campus universitario della Folcara a Cassino, è stata illustrata e firmata un’importante intesa tra la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo e l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale.

Nell’Aula Magna dell’Università, divenuta per qualche ora “Chiesa giubilare”, si è svolta la celebrazione Eucaristica, preceduta da un breve pellegrinaggio guidato dal vescovo Mons. Gerardo Antonazzo coadiuvato dal cappellano universitario Don Benedetto Minchella, dal cerimoniere Don William Di Cicco e da Don Tomas Jerez, della Pastorale Digitale, con un lungo seguito di docenti, primo fra tutti il Rettore, studenti e dipendenti dell’Ateneo. La porta di ingresso dell’Aula Magna, per decreto del Vescovo trasformata per la straordinaria occasione in “Porta Santa”, è stata devotamente attraversata dalla comunità accademica ed è stata una delle ultime celebrazioni del Giubileo della Misericordia che volge al termine, particolarmente intensa e partecipata, magistralmente animata dal Coro universitario diretto dal M° Fulvio Venditti.

Al termine di tale “storico” momento, si è svolta, sempre nell’Aula Magna, la cerimonia della Firma dell’Accordo quadro di cooperazione stretto tra le due istituzioni, l’Università di Cassino e del Lazio meridionale e la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. Cerimonia aperta e conclusa con due squisiti intermezzi musicali curati al pianoforte da Fulvio Venditti e al flauto da Miriam Miele. A presentare i principali attori della convenzione nonché i suoi contenuti, è stata la giornalista Maria Cristina Tubaro, che ha illustrato i punti salienti dell’Accordo, nato dalla volontà comune di operare sul territorio per il bene della popolazione. L’Accordo raggiunto dal Vescovo della Diocesi, mons. Gerardo Antonazzo, e dal Rettore Magnifico, prof. Giovanni Betta, in linea con analogo accordo stipulato dalla Diocesi con la Pontificia Università Antonianum di Roma, prevede aree di collaborazione riguardanti la ricerca scientifica e la formazione, anche l’alta formazione, e in particolare: tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico del territorio diocesano, insegnamento sociale, con particolare attenzione a problematiche relative a questioni etiche, disagio giovanile, disabilità, educazione all’accoglienza e alla multiculturalità, problematiche familiari riguardanti tanto le politiche familiari quanto la “pedagogia” della famiglia, aspetti giuridici e formativi relativi ad “imprenditoria sociale” e “impegno civile e volontariato” nonché vari ambiti del diritto canonico. Inoltre è prevista una particolare attenzione ai vari aspetti della comunicazione online, anche grazie alla Pastorale Digitale diocesana, che sta portando avanti un innovativo progetto di comunicazione pastorale, replicabile anche in altri ambiti e diocesi e che si è fatta promotrice dell’intesa, tramite alcuni suoi membri, guidati dall’ing. Riccardo Petricca, che hanno svolto una serie di incontri e di confronti con gli esponenti dell’Università guidati dal prof. Giovanni Busatto, responsabile per l’Università dell’Accordo di cooperazione.

Un ringraziamento particolare è venuto dal Rettore, Giovanni Betta, per aver unito la cerimonia per la firma alla celebrazione giubilare in università. «Questo Accordo, ha dichiarato il prof. Betta, mi rende particolarmente contento, perché ha caratteristiche particolari, certamente non è e non resterà un Accordo formale cui, come a volte succede, non seguono iniziative concrete. Le istituzioni che rappresentiamo, Università e Diocesi, sono vicine in quanto ambedue si occupano di giovani e della loro formazione. Quella di oggi è dunque una stretta di mano tra due persone che già si conoscono e cooperano e da oggi si impegnano a continuare e potenziare la collaborazione in maniera più organica e coordinata».

A sua volta il Vescovo Antonazzo ha aggiunto: «L’Accordo favorisce il radicamento delle due rispettive Istituzioni pubbliche sul territorio». E ancora: «Le due realtà istituzionali intendono intervenire congiuntamente per la formazione e lo sviluppo socio-culturale dell’intera area», in particolare per «favorire la crescita intellettuale degli studenti e degli operatori diocesani e le loro competenze professionali negli ambiti culturali, artistici, storici, archeologici, paesaggistici, di turismo culturale». Per tale ragione, l’Accordo intende mettere in campo le migliori possibili collaborazioni scientifiche e didattiche. «Il mio auspicio, ha concluso il Vescovo, è che l’Accordo di cooperazione sappia captare tutte le istanze formative, e formulare processi e scelte operative capaci di “governare” e qualificare lo sviluppo del nostro territorio nella forma migliore possibile».