FROSINONE – Imu agricola, Quadrini: “Raddrizzare subito le storture del provvedimento”

Via libera definitivo della Camera al decreto legge sull’Imu agricola, che proroga tra l’altro l’esercizio della delega fiscale. Ma è già polemica in quanto è l’ulteriore dimostrazione che il Governo Renzi di sinistra sta continuando a penalizzare i beni immobili, la casa, i terreni mettendo le tasse sulle proprietà che i nostri nonni con tanti sacrifici ci hanno lasciato. Il testo è stato già approvato e non è stato modificato durante l’iter a Montecitorio, cosa che invece qualche benpensante di sinistra aveva detto che avrebbe adattato alle esigenze sopravvenute dopo che si sono resi conto del grande errore commesso. E’ una tassa ingiusta quella che il governo Renzi ha imposto sul mondo agricolo che si abbatte spesso contro aree territoriali del Paese già deboli ed a ritardo di sviluppo come le regioni del Mezzogiorno. Anziché aiutare queste aree si accresce la pressione dimenticando che i veri custodi dei territori sono i proprietari dei fondi che assicurano ordine e cura. E proprio questi ultimi, invece che essere facilitati in una prospettiva di responsabilità sussidiaria, vengono colpiti fiscalmente. Senza dimenticare poi il colpo assestato all’equilibrio dei bilanci di migliaia di Comuni italiani che si sono visti tagliare, a bilancio concluso, consistenti risorse ed ora devono sperare in una riscossione assai improbabile. E’ anche un provvedimento sbilanciato, con contraddizioni ed iniquità insanabili senza il coinvolgimento delle parti sociali ed interessate direttamente al mondo agrigolo in senso lato. Il decreto porta con sè pesanti criticità per migliaia di piccole realtà familiari che compongono l’ossatura dell’agricoltura italiana. L’imposta continua ad applicarsi su terreni poco redditizi, solo perché collocati sotto i 600 metri. Il criterio secco dell’altitudine è miope, non tiene conto di tante aree interne economicamente depresse che andrebbero maggiormente sostenute, come sancisce anche la nostra Costituzione. Era giusto prevedere parametri diversi di proporzionalità che tengano conto della reale redditività dei terreni. Fondamentale, poi, il riconoscimento della sospensione degli adempimenti per gli agricoltori colpiti da gravi fitopatie che hanno devastato intere colture, come la Xylella fastidiosa. Vanno infine riattivate le agevolazioni Irap introdotte dal decreto 91/2014 ed abrogate da questo provvedimento. Sostenere le piccole e micro imprese, specialmente in agricoltura, vuol dire creare le condizioni migliori per la crescita del lavoro produttivo, non dimenticando mai la funzione sociale di tutti i proprietari nel mantenere puliti i terreni e già questo è un grande onere finanziario. Sarebbe il caso di raddrizzare le storture del provvedimento aprendo con i soggetti sociali interessati e con le municipalità uno spazio di lavoro comune su obiettivi condivisi.

Il Consigliere Provinciale Ing. Gianluca Quadrini

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