PIEDIMONTE S. GERMANO – Gli ambientalisti contro il taglio degli alberi causa-incidenti

Le associazioni ambientaliste Fare Verde Onlus e Consulta dell’Ambiente di Piedimonte San Germano, con i suoi rappresentanti Avella e Barbieri, in merito alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 4 del 13 febbraio scorso sulla richiesta del Comune di Aquino dell’abbattimento di tutti gli alberi ad alto fusto che fiancheggiano la Strada Regionale Casilina SS 6 a causa di incidenti anche mortali, hanno chiesto al Sindaco del Comune di Aquino dott. Libero Mazzaroppi, all’ASTRAL, alla Polizia Provinciale, al Corpo Forestale dello Stato, al Dirigente Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative della Regione Lazio (e per conoscenza a tutti i Comuni interessati dalla Casilina SS 6, al W.W.F. Lazio e all’A.I.D.A.A.) l’annullamento della delibera ai sensi delle norme vigenti e sentenze giuridiche in materia di tutela del verde e degli alberi monumentali e la messa in sicurezza del tratto stradale Casilina SS 6 mediante l’adozione e attuazione di misure valutative precauzionali (protocolli V.T.A.) e barrire di contenimento (o guard rail).
«Una decisione, quella del taglio dei patriarchi verdi, che andrebbe contro diverse normative oltre che quella etica e di conservazione dei beni paesaggistici – commentano gli ambientalisti. La presenza di esemplari di Platanus hybrida (Platano comune) e Aesculus hippocastanum (Ippocastano comune) dell’età di più di 50 anni  riveste un “indubbio valore storico-culturale, paesaggistico, naturalistico ed ambientale di grande pregio”. Avevamo inviato a tutti i Comuni, compresa la Polizia Provinciale e l’ASTRAL, già in data 7 aprile 2014 la richiesta di adozione dei protocolli V.T.A. (Visual Tree Assessment – controllo visuale dell’albero), con la speranza di una più corretta manutenzione delle strade consolari, tutelando allo stesso tempo alberi e automobilisti. Negli ultimi anni sono state prodotte ricerche internazionali che affermano che i vecchi alberi sono i veri polmoni del nostro pianeta che, contrariamente a quanto si credeva, catturano una quantità di anidride carbonica decisamente maggiore rispetto a quanto fanno gli alberi più giovani (“Large Old Trees Grow Fastest, Storing More Carbon”  – Nathan Stephenson, USGS 2014). Gli alberi svolgono un’azione fondamentale per la qualità dell’aria che respiriamo, considerando che “più grosso è il tronco e maggiore è la quantità di CO² che la pianta assorbe e maggiore è la quantità di ossigeno che produce”. A prescindere dal loro utilizzo commerciale, gli alberi sono una ricchezza unica per il territorio, e solo attraverso la consapevolezza di ciò ci avvicineremo a comprendere la loro importanza strategica nello sviluppo sostenibile delle città. Ma che un albero sia molto più che una riserva di legna da usare a scopo di profitto o una semplice fonte d’ombra fresca in estate è dimostrato dalle molteplici funzioni benefiche ad esso connesse. Una città ricca di alberi, giardini, viale, orti urbani ed aree verdi, è una città più sostenibile e più sana, dove ci si può addirittura permettere di camminare tra le sue vie senza correre il rischio di far contrarre ai propri figli malattie respiratorie derivanti dall’inquinamento da polveri sottili, i cui livelli sono sempre più fuori controllo e in misura sempre più allarmante. Solo con una consapevolezza del genere – concludono Salvatore Avella e Alessandro Barbieri – si potrà portare la città a essere parte di una sintesi fra uomo e natura, senza nessuna antitesi, ma in armonia, quasi una forma di natura antropizzata. Ed è solo con una visione sostenibile e sistemica della città che l’albero diventa finalmente sinonimo di risorsa, un prezioso bene comune anziché un arredo urbano.»

Comunicato Stampa Fare Verde Onlus e Consulta dell’Ambiente di Piedimonte San Germano

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