FROSINONE – Coldiretti, un tavolo sul prezzo del latte con l’Assessore Ricci
“Un incontro che ha posto le basi di un nuovo percorso per la riorganizzazione della filiera lattiero/casearia”. È quanto dichiara Saverio Viola, direttore della Coldiretti di Latina e Frosinone, a conclusione del tavolo convocato dall’assessore regionale all’agricoltura, Sonia Ricci (nella foto), sul prezzo del latte alla stalla.
“L’assessore ci ha chiesto di integrare il documento presentato dal ministro Martina a seguito della maximungitura pubblica organizzata da Coldiretti. Tra i punti qualificanti di quel documento – dice Viola – figura l’impegno volontario della gdo (grande distribuzione organizzata) alla indicazione sulle confezioni di latte della zona di mungitura e questo è un primo passo avanti verso l’obbligo della tracciabilità. Abbiamo chiesto che anche la Regione Lazio si impegni a promuovere il prodotto di quelle aziende che volontariamente sceglieranno di indicare, sulle confezioni alla vendita, la zona di provenienza del latte. La strategia per favorire la tracciabilità volontaria, che Coldiretti condivide in pieno, consentirà ai consumatori di poter scegliere il latte laziale e quindi premiare il valore e la qualità del prodotto locale. Ricordo a tutti che il Lazio produce la metà del latte che consuma e che, però, nessuno sa da dove arriva l’altra metà. Promuovere il nostro latte, grazie anche all’aiuto che potrà dalla Regione Lazio – significa anche contrastare il piano delle multinazionali che intendono trasferire per intero la produzione nei paesi del Nord Europa e ridurre quelli del Sud, dunque anche l’Italia, a semplice area di consumo. Non saremo passivi di fronte a tale strategia, tanto che Coldiretti e Associazioni dei consumatori, in un esposto alla Guardia di Finanza, hanno denunciato il bluff delle industrie della trasformazione che hanno giustificato la riduzione del costo del latte alla stalla come misura per favorire la ripresa delle vendite. Spiegazione smentita dai fatti perché mentre ai produttori sono stati tolti 7 centesimi in 7 mesi, il prezzo del latte al consumo – che doveva scendere di almeno 28 centesimi – non ha subito alcun ribasso”.
“Il tavolo in Regione è servito a fissare priorità sulle quali dovremo lavorare bene e in fretta per tutelare le nostre aziende e il nostro prodotto. È chiaro che se vogliamo presentare all’Expò di Milano latte, mozzarelle e formaggi autenticamente laziali dobbiamo premiare la distintività del nostro prodotto con una politica regionale che esalti la straordinaria eccellenza delle produzioni locali, certificandone origine e qualità. Coldiretti – conclude Viola – è pronta a collaborare con la Regione Lazio, oltre che sul recupero di reddito per gli allevatori, anche sul fronte della trasparenza e della tracciabilità dei prodotti immessi sul mercato”. Perentorio il commento del direttore regionale della Coldiretti del Lazio, Aldo Mattia. “Ora basta chiacchiere. Auspico che il tavolo convocato su nostra richiesta dall’assessore Sonia Ricci produca risultati concreti e strutturali a favore dei nostri produttori di latte. Le industrie e i grandi gruppi internazionali puntano, attraverso il taglio continuo del prezzo del latte all’origine, alla chiusura delle stalle italiane. Coldiretti non lo consentirà. Siamo pronti, visto anche il grande successo della maxi mungitura pubblica, a tornare in piazza, anche a manifestare ad oltranza se ciò dovesse servire alla salvezza delle stalle italiane. Il tavolo in Regione Lazio va bene – conclude Aldo Mattia – ma dia subito risultati concreti e significativi”.