VALLE DI COMINO – Dal 23 agosto Il Festival delle Storie
Dal 23 al 31 agosto torna il Festival delle Storie per far vivere la magia dei racconti di attori, scrittori, cantautori, filosofi, musicisti, giornalisti, scienziati, imprenditori, registi, sceneggiatori, artisti, intellettuali, italiani e stranieri, nel palcoscenico naturale della Valle di Comino, immersa nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Nove giorni di viaggio attraverso piazze medievali, vicoli, castelli, conventi, ville ottocentesche e roccaforti, ogni giorno in un paese diverso seguendo una trama scandita dalle carte dei tarocchi che quest’anno sono: Appeso, Ruota, Imperatore rovesciato, Alchimista, Ippogrifo, Cavaliere Errante, Stelle, (Nuovo) Mondo, Narratore.
La quinta edizione del Festival delle Storie, la cui colonna sonora e fil rouge è This land is your land di Woody Guthrie, omaggio a uno dei folk singer più importanti della storia della musica americana, si apre il 23 agosto a Posta Fibreno e Fontechiari con la carta dell’Appeso che rappresenta la precarietà della nostra vita, la necessità di saper affrontare le situazioni difficili che si affacciano sulle nostre esistenze, nella consapevolezza che c’è sempre una via per trasformarle e superarle. Si prosegue il giorno successivo ad Atina con la giornata della Ruota, dedicata alla bicicletta, al suo mito e ai suoi protagonisti: é la carta del cambiamento, della capacità di saper cogliere le opportunità, di come sia possibile agire sul proprio destino, magari pedalando in salita o rischiando in discesa. Il 25 agosto si parte alla volta di Campoli Appennino per affrontare la carta dell’Imperatore rovesciato ossia del potere che perde saggezza, che si chiude e diventa casta ed è il muro da superare.
L’Alchimista è il protagonista di Villa Latina il 26 agosto: è colui che cerca la cura, un sognatore, un mago, uno che si muove sempre ai confini dell’impossibile. E’ lui che libera l’Ippogrifo, carta di San Donato Valle di Comino il 27 agosto, che simboleggia la leggerezza, la sottrazione di peso, la spinta che conduce in alto, il cavallo alato che porta Astolfo sulla luna a recuperare il senno perduto di Orlando.
Riscoprire l’ultima modernità, l’ultima volta che negli anni ’80 abbiamo pensato e vissuto nel futuro, ripartire, è quello che fa il 28 agosto a Gallinaro il Cavaliere errante che viaggia di porto in porto tuffandosi nell’incrocio di genti e di umanità dove si sviluppano traffici e storie e dove la nostra vita trova riparo e energia. Solo così si può proseguire nel viaggio il 29 agosto a Picinisco per ritrovare la Bellezza, simboleggiata dalla carta delle Stelle che rappresenta il nostro patrimonio perduto, quello che portò le modelle della Valle di Comino a Parigi, quando Parigi era la capitale della Bèlle Epoque.
Il 30 agosto ad Alvito si approda, con il coraggio dei nostri nonni che non si sono arresi davanti a Ellis Island, in quel continente immaginario che è la cultura italoamericana, rappresenta dalla carta del (Nuovo) Mondo: l’America come speranza, come illusione, come nuova lingua, come qualcosa che sta a metà tra l’identità del passato e l’azzardo del futuro. L’ultima carta, come ogni anno, è il Narratore, protagonista indiscusso di tutto il Festival delle Storie che trova il suo compimento nella giornata di chiusura il 31 agosto a Casalvieri. E’ Ulisse, è il viaggiatore, il ricercatore, l’anima inquieta, colui che non si sazia mai perché ha bisogno di portare lo sguardo sempre un po’ più in là, sempre oltre l’orizzonte, è ciascuno dei narratori del Festival, è Uno, Nessuno e Centomila: tocca a lui raccontare questa storia.
Ma il Festival delle Storie è molto altro ancora: laboratori di scrittura creativa e di giornalismo, di sceneggiatura, di architettura e fotografia, di fumetto, di favole e burattini, appuntamenti enogastronomici con chef stellati ed escursioni alla scoperta della Valle di Comino, la valle delle storie, la valle del Festival delle Storie.
Oltre centocinquanta i protagonisti del Festival delle Storie 2014 e più di sessanta gli incontri ambientati nel contesto naturale e culturale della Valle di Comino nei paesi di Posta Fibreno, Fontechiari, Atina, Campoli Appennino, Villa Latina, San Donato Valle di Comino, Gallinaro, Picinisco, Alvito, Casalvieri.
Il Festival delle Storie, nasce nel 2010 da un’idea di Vittorio Macioce (foto) e Rachele Brancatisano. E’ l’idea di portare la cultura nelle piazze, nelle strade, in spazi storici da recuperare per offrire cultura a tutti. Lo strumento sono le storie. Storie personali, storie da non dimenticare, storie piccole e grandi, di viaggi e di memoria, di una sola persona o di un popolo, storie di idee, di imprese, di fallimenti, di vittorie, di sconfitte, di amori, di amicizie. E’ un palcoscenico senza palco e senza barriere in cui la voce dell’io narrante si intreccia con la storia di una valle antica, la Valle di Comino, il cui confine è segnato dalle cicatrici della linea Gustav, quella del fronte della seconda guerra mondiale. Un crocevia di racconti, di un’umanità che si mette in ascolto, che si perde nella magia delle storie fino a convincersi che è ancora possibile camminare sulle tracce dell’orso, fermarsi ad ascoltare l’ululato dei lupi, seguire con lo sguardo il volo delle aquile o ritrovarsi ad inseguire di notte i barbagianni che vanno a caccia di pipistrelli.
Questa, invece, la dichiarazione sul Festival del Commissario Provinciale di Frosinone Giuseppe Patrizi:
“E’ stata presentata questa mattina, nel meraviglioso teatrino del Palazzo Ducale di Alvito, la quinta edizione del Festival delle Storie, ormai nota rassegna pensata e realizzata dal giornalista Vittorio Macioce e da uno staff di valenti collaboratori. Godremo di un programma di elevata qualità, di grande interesse, con un respiro internazionale. Voglio sottolineare la valenza di questa iniziativa, che vede la partecipazione corale delle amministrazioni dell’intera Valle di Comino, non solo per la qualità dei programmi ai quali Macioce ci ha ormai abituati, ma per la grande valenza economica che fa della cultura uno dei principali volani che la nostra provincia può esprimere. Sono particolarmente lieto della convinzione espressa dai Sindaci della Valle di Comino nella partecipazione a questa iniziativa, nel superamento degli schemi di campanile che hanno spesso ostacolato le valenze comprensoriali. Come pure della partecipazione di un importante sponsor privato che crede nella cultura come volano dell’economia del territorio e, dunque, anche proprio. Ringrazio di cuore tutti i Sindaci della Valle che forniscono al Festival delle Storie un supporto importante, per i loro centri e anche per l’intero territorio provinciale che si giova di tale presenza. Un ringraziamento particolare al nostro conterraneo Vittorio Macioce, un giornalista di spicco che non si dimentica della sua terra e che per la sua terra lavora molto. Se le tante personalità rilevanti che la Ciociaria ha espresso avessero avuto la stessa sensibilità ora la nostra storia sarebbe migliore. Ma guardare indietro non serve. Guardiamo avanti, tutti insieme”.