CASSINO – Sanità, dopo la riunione sindacale la convocazione della Consulta dei Sindaci

“Fissata per venerdì 20 alle 15.30 la Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale sulla sanità.” A dichiararlo l’assessore alla sanità del Comune di Cassino, Stefania Di Russo, a margine della riunione sulle problematiche della sanità nel Basso Lazio, cui hanno preso parte tutte le sigle sindacali, che si è tenuta questa mattina in Municipio.
“La Consulta – ha continuato la Di Russo – servirà a stilare un documento unitario, sottoscritto da tutti i sindaci del comprensorio, per richiedere un appuntamento congiunto al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante il quale verranno evidenziate in particolar modo le problematiche dell’ospedale Santa Scolastica che nel periodo estivo rischiano di accentuarsi. Ci sono delle domande che rimangono ancora senza risposta. Mi riferisco in modo particolare alle intenzioni, che la Regione deve esplicitare, riguardo alla destinazione dell’intero ospedale che, a nostro avviso, va potenziato, avendone tutte le connotazioni, non per ultima quella geografica, con un bacino di utenza di circa 200 mila abitanti. Il nostro territorio si aspetta molto dall’Amministrazione Regionale che tanto ha fatto in diversi settori, tra cui, tanto per fare un esempio, quello sociale, con fondi che a breve arriveranno nelle casse di tutti i comuni in maniera proporzionale al numero di abitanti. Fondi che verranno destinati a quelle persone che purtroppo vivono il disagio economico grave. Ecco, quello che intendiamo far presente con la Consulta è che la stessa logica, applicata ad altri settori, deve essere estesa anche in ambito sanitario con una strutturazione della sanità non più romanocentrica, ma equa in modo tale da non lasciare nessun territorio della Regione Lazio scoperto da servizi indispensabili alla salute pubblica, quali: il Pronto Soccorso, l’Ortopedia, l’Emodinamica, la medicina, le aree chirurgiche, i punti nascita, la Pediatria e tutto quel che connota un dipartimento di emergenza, salvaguardando al contempo le eccellenze di cui la struttura dispone e potenziando ciò che nel tempo si è perso a causa della mancanza di assunzioni in maniera proporzionale alle perdite. Non vogliamo né perdite, né sconti. Vogliamo semplicemente la giustizia e vedere riconosciuto quello che ci spetta senza dover assistere in futuro al potenziamento delle strutture private a scapito della sanità pubblica.”