LATINA – Rapporti economici con i Casalesi, la Finanza sequestra beni per 40 milioni a un imprenditore
Sequestro beni per circa 40 milioni di euro da parte della Guardia di Finanza a carico di un imprenditore di Villa Literno, operante nel settore immobiliare e petrolifero, più volte ‘incastrato’ dalle testimonianze di diversi collaboratori di giustizia come soggetto molto vicino ad esponenti dei Casalesi, con i quali intratteneva rapporti di carattere economico mediante sistematiche operazioni di cambio di assegni.
Sotto l’aspetto patrimoniale è stata individuata una evidente sperequazione tra le entrate e le uscite dell’uomo. Tra l’altro tale sperequazione ha assunto maggior valore in quanto frutto di patrimonializzazione “occulta” di ingenti capitali per contanti, attraverso l’acquisto di immobili e terreni, anche con il pagamento in “nero” del corrispettivo pattuito.
Nell’operazione di Polizia Giudiziaria sono state approfondite anche una serie di segnalazioni per operazioni sospette previste dalla normativa antiriciclaggio nelle quali sono state evidenziate numerose anomalie su movimentazioni finanziarie risultate prive di qualsiasi giustificazione.
Il provvedimento del Collegio per l’applicazione delle Misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), emesso a conclusione delle indagini effettuate dalla Guardia di Finanza di Latina coordinate dal Procuratore Aggiunto dott. Giuseppe Borrelli e dal Sostituto Procuratore dott. Giovanni Conzo della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, vede coinvolti anche la moglie ed i figli dell’uomo, nonché quattro amministratori di società collegati all’imprenditore casertano.
L’operazione di Polizia Giudiziaria, effettuata dal Gruppo di Formia, ha consentito di sottoporre a misura ablativa l’intero patrimonio riconducibile all’imprenditore e al proprio nucleo familiare: disponibilità finanziarie per circa 8 milioni di euro costituite da conti correnti bancari, conti postali, libretti di deposito, titoli e rapporti assicurativi, un’imbarcazione di lusso, 14 automezzi e l’intero patrimonio di società attive nelle province di Napoli e Caserta.
Le attività economiche venivano svolte sia nel settore immobiliare che nel settore del commercio all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti petroliferi.
Allo stesso modo si è proceduto al sequestro di quote societarie o partecipazioni in sei società operanti nei medesimi settori economici presenti nelle province di Napoli, Caserta e Benevento, nonché di una società maltese svolgente l’attività di locazioni immobiliari.
Sono stati altresì sottoposti a sequestro 123 beni immobili, terreni e fabbricati, ubicati nelle città e province di Napoli, Caserta, Roma e Latina.
In particolare, a Formia è stato eseguito il sequestro di un fabbricato acquistato ad un’asta fallimentare, per un valore di circa 600.000 euro e contestualmente lasciato in locazione ad un centro medico diagnostico. A Roma sono state invece sequestrate tre unità immobiliari.